Lettere Morte

Per progettare la copertina, abbiamo voluto tradurre in immagine i colori e gli elementi della storia, scegliendo di usare solo il bianco e il nero, i colori delle lettere, e alcuni elementi rossi, a richiamare il sangue. Il nero e il rosso, sono anche tra i colori che in Italia ricordano il fascismo.

La nostra idea era quella di creare un’illustrazione con diversi significati, a più livelli di interpretazione. Di base, il visual vuole ricordare una lettera dai bordi bruciati, come quelle trovate dal protagonista. Nell’angolo in basso a destra possiamo intravedere la scritta “Zona sprovvista di francobolli”, in riferimento alle lettere citate nel libro. La forma delle bruciature permetterà di scorgere in bianco il volto di un uomo di profilo.

Guardando con più attenzione, in negativo, possiamo vedere il cielo visto da una tomba, mentre i soldati e altre persone guardano dall’alto della fossa lo spettatore. È come se la lettera avesse due facce, due autori: la figura che vediamo in negativo rappresenta il presunto autore della lettera, che in realtà è morto in guerra e ora guarda il cielo da una tomba, mentre il volto che prende forma con la lettera bruciata, rappresenta il vero autore, l’artefice della menzogna: il protagonista della storia.